Anche questa edizione del rally di San Martino di Castrozza 2019 è andata in archivio. Un rally che ha visto tagliare il traguardo solo 67 equipaggi degli 86 verificati . Un rally che come ogni anno riserva sorprese meteorologiche, un rally vecchio stampo , dove la lunghezza delle prove e le altezze, mettono a dura prova i mezzi, e i piloti più esperti. Anche quest’anno Luca Ghegin con Ivano Passeri tagliano il traguardo in seconda posizione di categoria, seppur con un certo amaro in bocca . Nel primo passaggio sul Passo Manghen (2047 mt.) l’equipaggio accusava un notevole ritardo, dovuto alla quota, infatti a causa di una carburazione del motore non adeguata Luca Ghegin perdeva più di 20 secondi sul diretto avversario . Sfortuna vuole poi, che nel passaggio sul passo Broccon (Malene) viene sospesa la prova a causa di un incidente ad un concorrente, per cui un tempo imposto fa perdere ulteriori secondi sul diretto avversario . Nei due passaggi del Passo della Gobbera (988 mt.) invece, dove non si saliva in quota, l’equipaggio conferma la prima posizione, a dimostrare che la potenzialità c’e’ tutta ! La ripetizione del Passo Manghen creerà ulteriori differenze sui tempi, per cui l’equipaggio ha optato per portare a casa un secondo posto.
Luca Ghegin:” …..peccato mi sarebbe piaciuto combattere senza sorprese, come al Rally della Marca Trevigiana , ma in questo rally un aspetto tecnico ci ha escluso dai giochi , quando salivamo in quota l’auto risultava più lenta nell’erogazione per cui non potevamo fare nulla . Prababile sia una programmazione della centralina del motore che non prevedeva altezze oltre una certa soglia . Vabbè,… non si finisce mai di imparare e scoprire nuovi aspetti tecnici , comunque ci siamo divertiti.
La prima edizione del Rallye di San Martino di Castrozza risale al 1964. L’idea di organizzare una manifestazione automobilistica con epicentro San Martino scaturì dall’ incontro di due appassionati: l’avvocato Luigi Stochino e il conte Pietro Bovio, presidente dell’Azienda Autonoma di San Martino di Castrozza, uniti nella professione di avvocato.
Punto di riferimento S. Martino di Castrozza che per quattro volte era attraversato dalla corsa. Sessantaquattro gli equipaggi partecipanti di cui 34 arrivarono alla fine; vincitori Cavallari e Munari su Alfa GT. Generale l’entusiasmo, anche dei piloti che avevano manifestato prima della gara le loro perplessità per la lunghezza del percorso e il suo ritmo.
Il 1963 fu dedicato alla ricerca del percorso. Nel 1964 il rallye fu pronto; il percorso prevedeva 1600 chilometri snodantisi nella suggestiva cornice delle Dolomiti lungo i quali le strade sterrate si intrecciavano e si confondevano con il paesaggio.
Subito dopo il 1° Rallye ancora nel 1964 si diede vita ad un Challenge Internazionale: la Mitropa Cup; inizialmente per Italia, Austria e Germania, poi estesa anche a Ungheria, Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca. La prima edizione del 1965 fu vinta dagli austriaci Romberg-Ferner.
La Mitropa Cup è ora giunta alla 33° edizione. Il Rallye di San Martino di Castrozza può quindi essere considerato l’antesignano del nuovo rallismo italiano. La nuova formula si impose e sorsero successivamente altre manifestazioni (il Rallye dell’Elba, il Rallye delle Alpi Orientali, ecc.)
Ma
il successo di una manifestazione tanto affascinante impose
problemi di sicurezza. Non esistendo una normativa italiana in
materia, gli
organizzatori tramite la C.S.A.I, provvidero prontamente alla
stesura di un rigido regolamento che tutelasse la sicurezza dei
partecipanti e degli appassionati; regolamento che solo in un
secondo tempo entrò a far parte integrante del Codice della
Strada.
Per ribadire l’importanza che le condizioni di sicurezza rivestivano nell’ambito di gare di questo genere e per evidenziare tratti inediti e aspetti suggestivi della manifestazione oltrechè per pubblicizzare la nuova formula rallistica, venne realizzato dal Comitato Organizzativo del Rallye di San Martino nel 1968 un filmato che, inviato al 25° Festival Internazionale del Documentario Sportivo di Cortina d’ Ampezzo, fu proclamato vincitore assoluto. Le edizioni del Rallye si susseguirono ininterrotte fino alla 14° nel 1977.
La manifestazione scalò tutti i gradi di validità internazionale raggiungendo prima il campionato europeo, poi il campionato mondiale conduttori.
3 settembre 2019 – “In un cofano azzurro”, come dice il poeta (Clemente Rebora, ndr), San Martino celebra tra oggi e domani l’ennesimo appuntamento con il Rallye. Il meteo promette sole, asfalto asciutto, condizioni ideali per equipaggi e spettatori sulle prove speciali. Ma si comincia stasera al crepuscolo (start ps 1 alle 19:54) con la prova cittadina, per il terzo anno consecutivo tracciata nelle vie del paese (chiusura strade dalle 17 fino al termine, mezzanotte e dintorni). Spettacolo a portata di turisti e appassionati, come a Montecarlo, e infatti anche qui c’è la “curva del tabaccaio” o meglio lo spigolo del negozio Bancher da sfiorare dopo la derapata e il controsterzo davanti al palco di partenza. Ordine inverso per lo start, così da aumentare emozioni e pathos in un crescendo di prestazioni. Prime al via le vetture dell’Historique: favorito Giorgio Costenaro su Lancia Stratos, messo nel mirino da Lorenzo Delladio su Porsche Carrera, mentre “Tony” Fassina promette solo di “Stratos” divertirsi. Rallye San Martino decisivo per il Campionato Italiano Wrc. Titolo in bilico tra i primi tre in classifica. Domani le auto del Ciwrc partiranno sempre davanti, affrontando un doppio giro sulla ps 2/6 “Manghen” (22,01 km, start ore 9:50 e 15:02), ps 3/7 “Murello” (7,02 km, start 11:01 e 16:13), ps 4/8 “Val Malene” (18,28 km, start 11:30 e 16:42), ps 5/9 “Gobbera” (9,03 km, start 12:13 e 17:25). Solo una volta su “Val Malene” e “Gobbera” perle storiche. Arrivo e premiazioni a San Martino dalle 18:30.
Luca Ghegin: ” Vorrei toglirermi un “sassolino nella scarpa” , rimasto dal Rally della Marca Trevigiana , dove perdemmo la gara per soli 5 secondi a causa di una scelta errata delle gomme . Abbiamo capito che possiamo fare bene , per cui vedremo come andrà questo ennesimo appuntamento .
In archivio anche la sedicesima edizione del Città di Scorzè .
Undicesima piazza assoluta per la Ghegin family, Luca e Elisa, con la Renault Clio R3 seguiti a ruota dai vincitori della tappa del Alpe Adria Rally Cup Bernd Zanon e Denis Piceno con la Renault Clio S1600.
Degli 80 partenti all’arrivo ne sono rimasti appena 50, segno inequivocabile della durezza della gara con un percorso insidioso condito da un gran caldo. Tra i ritiri illustri possiamo annoverare Lino Acco alle prese con un principio d’incendio alla sua Peugeot 208 R5, Alessandro Battaglin e Daniele Tabarelli fermati dalla meccanica delle rispettive Mitsubishi Lancer.
Un gran risultato ! ….. come nel 2018, “la famigliola” composta dal padre Luca Ghegin e la figlia Elisa , hanno conquistato il primo posto riservato alle auto di categoria 2000 cc R3 con un ottimo secondo posto di 2 ruote motrici, undicesimi assoluti e decimi di gruppo R . Da considerare che questo risultato ha visto insediarsi una vettura a due ruote motrici in mezzo a molte vetture a quattro ruote motrici ben più potenti .
Luca Ghegin : ” Un’altra grande soddisfazione, abbiamo eguagliato il 2018, quando feci debuttare mia figlia Elisa, in un suo primo rally, una responsabilità compensata dalla grande soddisfazione nel vedere la sua faccia all’arrivo , poi un grande risultato a coronare questa nostra partecipazione …..
E’ proprio cosi, “l’appetito vien mangiando”, come recita un noto proverbio, e per la figlia Elisa, e’ arrivato il momento di risalire sul sedile di destra. Dopo il debutto dello scorso anno, non vedeva l’ora di riproporsi come navigatrice del papa’ Luca sulla Clio R3C del Team Autocar – Engine. In questo caso il premio per la maturità conseguita, ma sicuramnete negli anni le scusanti saranno sempre motivo per risalire in auto …. Ivan Passeri per l’occasione, ha lasciato il posto ad Elisa, lo rivedremo a fianco di Luca al San Martino di Castrozza.
Luca Ghegin: ” Chiaro che la colpa è mia, se ora i miei figli vogliono provare la stessa emozione che provo io quando corro, oramai da anni.
Questo sport è un insegnamento di vita, per difficoltà, paure, ansie, riflessioni, decisioni, gioie, dolori, e potrei aggiungere ancora altro. Lo sport in generale aiuta la mente e il fisico, la concentrazione fa crescere, e libera lo spirito, quindi viva lo sport !
La gara, molto particolare per velocità media, tratti sporchi, tagli insidiosi, una gara da non sottovalutare per niente, una gara alla quale sicuramente va dato del Lei. Contiamo di fare un buon risultato, sperando di non commettere errori banali. L’auto messa a disposizione da Engine ed il Team Autocar è fantastica, speriamo che tutto fili al meglio.
Un ringraziamento agli sponsor : La cappottina – Puliair – Tirali Quinto – Libro&Libri – Gheginonline.it
Il rally di Scorze’, appuntamento motoristico annuale che richiama spettatori da tutta Italia, e’ stato studiato nei dettagli da persone esperte ed appassionate, senza lasciare nulla al caso .
Programma
Si inizia venerdì conl’arrivo degli equipaggi e la festa in piazza a Scorzè, per poi proseguire sabato con le verifiche sportive, tecniche, lo Shakedown e le prime Speciali. Per poi concludere il week end domenica con le ultime Speciali e la festa del podio
Prove Speciali
60 km di Prove Speciali inedite su fondo asfaltato tra cui Shakedown, Super Speciale nella ex base missilistica e Prove in diurna per un intenso week end di gara
Validità
Coppa Aci Sport di Zona – Campionato Alpe Adria Rally Cup – Trofeo Rally Clio R3 “OPEN” aperto alle vetture Clio R3T e Clio R3C – Trofeo Corri con Clio N3 “OPEN”
TIMETORALLY_PROGRAM_italiano_2019
Adrenalina che torna ai livelli di guardia. Luca Ghegin e Ivano Passeri sfida all’ultimo chilometro.
E’ iniziato molto bene questo rally della Marca per l’equipaggio Veneto-Aostano, che fino a due prove dalla fine si trovava in testa alla classifica della classe R3C . In seguito ad una scelta errata della mescola degli pneumatici, l’equipaggio perde tutto il vantaggio acquisito, circa 10 secondi. Alla fine del secondo giro di prove fra Ghegin e Bottoni, la differenza era di 3,7″ secondi, tutto veniva deciso nelle ultime due prove . Alla fine la lotta si chiude a favore dell’avversario,
Luca Ghegin:” Quest’anno potevamo vincere sicuramente , ma purtroppo siamo incappati in un errore strategico, per altro già commesso in passato, che ci ha fatto perdere in due prove più di 10 secondi . Pazienza, sappiamo di essere competitivi, sicuramente più dello scorso anno, grazie anche ad un auto rivisitata da parte del Team Autocar e il patron Engine, che ringraziamo di cuore.
Media ufficiale della Marca Trevigiana
TRINITA’ DEI RALLY. Ora, in primo luogo, un auto elogio rischiando di macchiarsi: “Chi si loda si sbroda”. Tutto ha funzionato a dovere e qualche merito sarà proprio da “addebitare” al Motor Group, che però non agisce da solo, ma mescolando sacro e profano c’è stata la solita trinità rallistica all’opera, con Città di Scorzé e San Martino Corse a dare una mano concreta, tangibile, effettiva, ai padroni di casa con porte aperte e sorriso sulle labbra.
MONTEBELLUNA OPEN. Ecco, pure questo bisogna sottolineare: per la prima volta il Rally della Marca ha apparecchiato nel salotto di casa e aperitivo (giovedì sotto le stelle), primo piatto (partenza di venerdì), secondo con dessert (sabato arrivo e premiazione), sono stati serviti in ordine ed eleganza, con soddisfazione dei commensali. Difficile ora dire quando ci sarà una replica, pare che amici degli amici vogliano anch’essi una fetta di Marca nel tinello, in taverna, nel patio. Staremo a vedere.
ELOGIO AGLI INVISIBILI. Per la verità tanto invisibili non sono con la loro casacca gialla. Ma si fa finta di ignorarli, seppure fondamentali per lo svolgimento del Marca (di tutti i rally). I commissari di percorso hanno sfidato la canicola per officiare il loro compito di presidio, qualcuno è anche scivolato dalla postazione procurandosi lievi ferite. L’età media si alza e il rinnovo pare arduo. Prima di catalogarli come specie rara, qui vogliamo semplicemente dire grazie.
BIG E CONTRO BIG. L’urgenza giornalistica viaggia veloce quasi come le wuerreci e le erre5. Finisce la gara e tutti gli scribacchini battono vorticosamente i tasti del computer occupandosi di podio e top-ten, il resto viene dopo, molto dopo. Solo settimanali e mensili possono rimediare al “vuoto informativo” dell’immediato post gara. Qui correggiamo il tiro mostrando l’intera classifica assoluta e le classifiche di Classe, sottolineando ai (pochi) che non se ne intendono come sia difficile anche per gli addetti ai lavori (tanti) e agli spettatori esperti (tantissimi, quelli esperti eh…) districarsi tra i valori in campo che cambiano con Gruppo di preparazione, Classi di cilindrata, motorizzazione (turbo, aspirato), gomme e budget, dato che tutto il pacchetto di un’auto in gara ha un costo decisamente importante.
CLASS: R3C 1. Bottoni-Peruzzi (Renault Clio) in 1:29’52.5; 2. Ghegin-Passeri (Renault Clio) a 5.9; 3. Giovani-Aldini (Renault Clio) a 1’54.8; 4. Sorci-Mosele (Renault Clio)
Voltago, 9 giugno 2019 – ore 15:00
Si è conclusa anche la 4^ edizione di questo fantastico Rally, nella splendida cornice delle Dolomiti . Un Rally affascinante e alquanto impegnativo , nonostante il chilometraggio delle prove non fosse elevato, qualche ritiro, comunque entro la media, lo testimonia. Per Luca Ghegin e Ivano Passeri, al debutto quest’anno nel primo rally di stagione , non sono mancati colpi di scena che li ha tenuti con il fiato sospeso . Dopo la seconda prova l’auto non voleva saperne di andare in moto , a causa di un filo del motorino di avviamento . La prontissima assistenza del Team Autocar risolve il problema e riconsegna l’auto all’equipaggio, con i problemi risolti . L’equipaggio va a vincere quindi la propria categoria R3C , le due ruote motrici , piazzandosi inoltre all’ottavo posto assoluto .
Luca Ghegin : ” Che dire , meglio di così non poteva andare , abbiamo fatto bottino pieno . Da qualche anno, con questo rally, avevamo dei conti in sospeso , in quanto dei problemi ci rallentavano, ora abbiamo chiuso i conti con un buon risultato . Devo ringraziare Engine sport , nella persona di Ivan Cenedese che mi mette a disposizione la sua auto personale , impeccabile ! …non di meno Ivan Curto del team Autoar che la segue in modo altrettanto impeccabile . Eros Rozzi, Beatrice Gorza alla logistica , i meccanici del Team tutti. Un grazie anche agli sponsor Tirali Quinto , La Cappottina, Libro e Libri , che come ogni anno, ci appoggiano.”
L’equipaggio sarà impegnato al rally della Marca previsto per il 29-30 Giugno .