La prima edizione del Rallye di San Martino di Castrozza risale al 1964. L’idea di organizzare una manifestazione automobilistica con epicentro San Martino scaturì dall’ incontro di due appassionati: l’avvocato Luigi Stochino e il conte Pietro Bovio, presidente dell’Azienda Autonoma di San Martino di Castrozza, uniti nella professione di avvocato.
Punto di riferimento S. Martino di Castrozza che per quattro volte era attraversato dalla corsa. Sessantaquattro gli equipaggi partecipanti di cui 34 arrivarono alla fine; vincitori Cavallari e Munari su Alfa GT. Generale l’entusiasmo, anche dei piloti che avevano manifestato prima della gara le loro perplessità per la lunghezza del percorso e il suo ritmo.
Il 1963 fu dedicato alla ricerca del percorso. Nel 1964 il rallye fu pronto; il percorso prevedeva 1600 chilometri snodantisi nella suggestiva cornice delle Dolomiti lungo i quali le strade sterrate si intrecciavano e si confondevano con il paesaggio.
Subito dopo il 1° Rallye ancora nel 1964 si diede vita ad un Challenge Internazionale: la Mitropa Cup; inizialmente per Italia, Austria e Germania, poi estesa anche a Ungheria, Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca. La prima edizione del 1965 fu vinta dagli austriaci Romberg-Ferner.
La Mitropa Cup è ora giunta alla 33° edizione. Il Rallye di San Martino di Castrozza può quindi essere considerato l’antesignano del nuovo rallismo italiano. La nuova formula si impose e sorsero successivamente altre manifestazioni (il Rallye dell’Elba, il Rallye delle Alpi Orientali, ecc.)
Ma
il successo di una manifestazione tanto affascinante impose
problemi di sicurezza. Non esistendo una normativa italiana in
materia, gli
organizzatori tramite la C.S.A.I, provvidero prontamente alla
stesura di un rigido regolamento che tutelasse la sicurezza dei
partecipanti e degli appassionati; regolamento che solo in un
secondo tempo entrò a far parte integrante del Codice della
Strada.
Per ribadire l’importanza che le condizioni di sicurezza rivestivano nell’ambito di gare di questo genere e per evidenziare tratti inediti e aspetti suggestivi della manifestazione oltrechè per pubblicizzare la nuova formula rallistica, venne realizzato dal Comitato Organizzativo del Rallye di San Martino nel 1968 un filmato che, inviato al 25° Festival Internazionale del Documentario Sportivo di Cortina d’ Ampezzo, fu proclamato vincitore assoluto. Le edizioni del Rallye si susseguirono ininterrotte fino alla 14° nel 1977.
La manifestazione scalò tutti i gradi di validità internazionale raggiungendo prima il campionato europeo, poi il campionato mondiale conduttori.
3 settembre 2019 – “In un cofano azzurro”, come dice il poeta (Clemente Rebora, ndr), San Martino celebra tra oggi e domani l’ennesimo appuntamento con il Rallye. Il meteo promette sole, asfalto asciutto, condizioni ideali per equipaggi e spettatori sulle prove speciali. Ma si comincia stasera al crepuscolo (start ps 1 alle 19:54) con la prova cittadina, per il terzo anno consecutivo tracciata nelle vie del paese (chiusura strade dalle 17 fino al termine, mezzanotte e dintorni). Spettacolo a portata di turisti e appassionati, come a Montecarlo, e infatti anche qui c’è la “curva del tabaccaio” o meglio lo spigolo del negozio Bancher da sfiorare dopo la derapata e il controsterzo davanti al palco di partenza. Ordine inverso per lo start, così da aumentare emozioni e pathos in un crescendo di prestazioni. Prime al via le vetture dell’Historique: favorito Giorgio Costenaro su Lancia Stratos, messo nel mirino da Lorenzo Delladio su Porsche Carrera, mentre “Tony” Fassina promette solo di “Stratos” divertirsi. Rallye San Martino decisivo per il Campionato Italiano Wrc. Titolo in bilico tra i primi tre in classifica. Domani le auto del Ciwrc partiranno sempre davanti, affrontando un doppio giro sulla ps 2/6 “Manghen” (22,01 km, start ore 9:50 e 15:02), ps 3/7 “Murello” (7,02 km, start 11:01 e 16:13), ps 4/8 “Val Malene” (18,28 km, start 11:30 e 16:42), ps 5/9 “Gobbera” (9,03 km, start 12:13 e 17:25). Solo una volta su “Val Malene” e “Gobbera” perle storiche. Arrivo e premiazioni a San Martino dalle 18:30.
Luca Ghegin: ” Vorrei toglirermi un “sassolino nella scarpa” , rimasto dal Rally della Marca Trevigiana , dove perdemmo la gara per soli 5 secondi a causa di una scelta errata delle gomme . Abbiamo capito che possiamo fare bene , per cui vedremo come andrà questo ennesimo appuntamento .